Molte aziende negli anni si sono costruite in autonomia, cioè senza acquistarle già fatte, attrezzature o sistemi di sollevamento, ed anche strutture come soppalchi, scaffalature, cavalletti o altro…
Queste attrezzature sono nate dalla provata esperienza di qualche operatore dell’azienda in grado sperimentalmente di ottenere risultati anche ottimi in autonomia; a volte invece il cliente stesso non sa chiaramente la provenienza di questi vecchi, ma ancora validi, strumenti che si trovano nell’officina, e li vorrebbe poter usare con tranquillità e a norma di legge.
Il problema, molto sentito in questi tempi, dove la Sicurezza è più che mai in primo piano, è che senza documentazioni (o come si dice impropriamente “certificato”) o senza l’avvallo di un professionista abilitato, questi accessori / attrezzature non possono essere utilizzate.
Infatti nel caso malaugurato di infortunio con questi accessori, l’aggravante della mancanza di progettazione e realizzazione secondo le norme, ha un notevole peso sul giudizio. Le norme prevedono che oltre la buona costruzione, riferibile alle normative attuali, esista una firma a monte di qualche professionista abilitato che se ne assuma la responsabilità, che altrimenti cade inevitabilmente sulle spalle di qualche capo che sta tranquillo ed ignaro in ufficio.
La soluzione? L’ ingegnere valuta la vostra attrezzatura e decide per:
- verifica e rilascio di documentazione ( come si dice: “certificazione”);
- verifica e sistemazione / modifica del manufatto, collaudo e “certificazione”;
- nel caso in cui proprio non si possa promuovere l’accessorio, verrà suggerita la rottamazione e/o l’eventuale sostituzione con attrezzatura del tutto simile, ma ex-novo e con marchio “CE”, aggiungendo quelle migliorie del caso e di sicurezza conformi alle più attuali Normative sul Sollevamento.
Stessa cosa può essere fatta per i casi di autocostruzione di vere e proprie gru a ponte o a bandiera, scaffalature, cavalletti di sostegno, ecc…